La rivista a&s Italy, leader nell’editoria tecnica per il settore security, in collaborazione con KF Economics hanno stilato la seconda edizione dell’indagine“Italian Security Leaders, Top 25”. L’indagine mostra un quadro delle performance dei player che dominano il mercato italiano della sicurezza, fornendo indici di particolare rilievo per inquadrare lo stato di salute e le tendenze che governano un comparto che, anche nel 2012, ha vantato performance di tutto rispetto.
A colpo d’occhio emerge un calo dei ricavi rispetto all’ottimo 2011, ma si tratta di un valore estremamente limitato e che rappresenta invero la tenuta del comparto, soprattutto se si guarda alla marginalità. Insomma, anche nell’austerity del 2012, le aziende che producono, distribuiscono e installano tecnologie di sicurezza in molti casi hanno avuto la capacità di salvaguardare la redditività. Ha poi trovato conferma il principio che “essere generalisti non sempre paga”: sia i produttori che operano in più segmenti, sia le aziende con un modello misto di produzione e distribuzione perdono infatti fatturato e presentano redditività modeste. Al contrario, le imprese focalizzate su specifici segmenti operativi sembrano portare a casa risultati migliori.
Il comparto dei distributori, che aveva registrato nel 2011 una crescita molto sostenuta (oltre il 50%), ha rallentato la crescita (+2%) mantenendo una normale redditività lorda (EBITDA/V intorno al 5%);
i system integrator confermano una redditività superiore ai distributori (intorno al 7% come nel 2011), ma la crescita si è arrestata (-3% contro l’8% del 2011);
i produttori mostrano una redditività mediamente più alta rispetto a distributori e integratori (parliamo di un 11%, superiore all’8% del 2011), ma anche in questo caso la crescita a due cifre del fatturato registrata nel 2011 si è fermata (-1%); tra le aziende produttrici appartenenti al campione analizzato, il segmento che risulta più redditizio è quello dell’Antintrusione, accompagnato da Antincendio e Controllo Accessi. Questo dato, in parte frutto della peculiarità del campione analizzato (che non contempla le multinazionali, dedicate prevalentemente alle tecnologie di videosorveglianza), si può valutare anche in termini di storicità delle aziende dell’antintrusione e di maggiore fidelizzazione della clientela; la videosorveglianza, che aveva mostrato una grande crescita nel 2011 (superiore al 30%), ha subito un notevole arresto (-11%), controbilanciato tuttavia da un leggero miglioramento della modesta redditività (dal circa 4% al 5%). Questo dato può essere analizzato anche in relazione al costante aumento dell’offerta, che assomma anche operatori provenienti da altri settori (IT, vigilanza) e al contestuale abbattimento dei costi delle unità vendute, soprattutto per le tecnologie di nuova generazione (video IP); il controllo accessi, che aveva un’alta redditività (10%) ma non cresceva, nel 2012 è invece cresciuto (+10%) ma ha contestualmente perso parecchia redditività (3% nel 2012).
La solidità finanziaria delle imprese raccolte nel campione conferma che anche nel 2012 il settore sicurezza ha saputo esprimere valori medi di assoluta eccellenza rispetto alla media dell’industria manifatturiera. Sotto questo profilo, i produttori sono il segmento che genera più valore, rispetto a distributori e system integrator, mentre i produttori/ distributori presentano una notevole solidità/ratingma unindice di valore finanziario mediopiù basso.
Scarica qui il report completo: TOP 25_AS_24_13